Grotta Su Marmuri

Le grotte di Marmuri sono un’esperienza unica.

La grotta offre sale spettacolari con enormi stalagmiti e stalattiti che rendono il terreno simile a una delle più belle foreste che si possano immaginare. Inoltre, sarete stupiti dai laghi sotterranei e dalle particolari concrezioni “a colonna”.

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I nuraghi dell’Ogliastra

Per secoli sono state le costruzioni più imponenti della Sardegna: si trattava di un sistema di fortificazione difensiva, dotate di una propria rete di comunicazione interna. Si possono ancora ammirare molti di questi nuraghi, alcuni sono stati parzialmente distrutti dal tempo, ma altri sono ancora in piedi come bellissimi ricordi di quest’isola.

Scala San Giorgio (Osini)

Sulla parete del vasto tavolato calcareo del “taccu” si apre la Scala di S. Giorgio, una meraviglia naturale che forma una serie di canyon e grotte interconnesse. La gola è il risultato di un insieme di fratture verticali delle masse rocciose, e la fessura si immerge per circa 100 metri. L’origine del nome è nella leggenda di S. Giorgio che aprì un varco tra le rocce per passare. La presenza di fenomeni carsici, le molte sorgenti, boschi, orchidee, nuraghi, grotte, ovili rendono interessante il luogo.

Gola di Gorropu (Urzulei)

Un profondo canyon ubicato nel Supramonte e demarca il confine tra i comuni di Orgosolo e Urzulei. Un vero e proprio anfiteatro naturale diviso dalle acque del rio Flumineddu. Grotte, cascate, fiumi, laghetti, rocce animano un paesaggio irreale. Uno dei monumenti naturali più suggestivi della Sardegna. All’ultimo laghetto si può godere del paesaggio della macchia mediterranea, fiori, piante endemiche, aquile reali e mufloni.

Parco Archeologico Seleni

Il complesso nuragico di Seleni si trova all’interno dell’omonima foresta, a 6 km da Lanusei e a 978 metri di altitudine,
in una cornice ambientale caratterizzata da una fitta copertura di lecci, roveri, castagni e pioppi. Il notevole interesse
archeologico è dato dalla non comune concentrazione di strutture di difesa e controllo del territorio, di strutture civili,
di monumenti eretti in funzione di memoria e celebrazione dei defunti e di culto. Tale ricchezza, unita al prezioso
ambiente naturale, giustifica la denominazione di “Parco Archeologico”.
Il sito, nella sua parte attualmente visitabile, è formato da due tombe dei giganti e da un villaggio nuragico che
comprende i resti di un nuraghe complesso e alcune capanne.
Ma l’area del Seleni conserva anche i resti di tre pozzi sacri e un’area abitativa di circa 200 capanne, che non è ancora
stata interessata da scavi. Non è azzardato ipotizzare che la piana del Seleni e le sue immediate adiacenze – come la
zona denominata Perd’e Froris, in cui sono state rinvenute fornaci per la fusione dei metalli – fossero interamente
abitate, e che l’insediamento fosse di grande importanza per l’intera zona. Lo confermano i ritrovamenti di oggetti
provenienti dal vicino Oriente, testimonianza di contatti con culture lontane, e la longevità del sito, la cui durata va dal
Bronzo Medio (XV sec. a. C.) fino all’età del Ferro (VI sec. a. C.).

Loc. Bosco Seleni, snc – 08045 Lanusei (NU) Mail: lanuovaluna@tiscali.it – archeo@lanuovaluna.it Tel. +39 0782-41051
www.tombedeigiganti.it

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